mercoledì 25 gennaio 2012

NIENTE TITOLO


IL VANTAGGIO DI ESSERE DILETTANTI È CHE SI HANNO SEMPRE DEGLI AMPI MARGINI DI MIGLIORAMENTO.

IL VANTAGGIO DELL’INDECISIONE È CHE IMPEDISCE -TRA LE ALTRE COSE- IL SUICIDIO.


IL VANTAGGIO DELLA FEDELTÀ È CHE FA RISPARMIARE TEMPO E DENARO.


A TUTTI QUELLI CHE HO CONOSCIUTO, SIANO AMICI ABBANDONATI, PARENTI, CONOSCENZE REALI O VIRTUALI, VORREI DIRE:
VI RICORDO TUTTI, VI TENGO TUTTI IN MENTE, VI RICORDO CON TENEREZZA E SPESSO CON UN PO’ DI RIMORSO PER NON FARMI MAI VEDERE NÈ SENTIRE. FATE TUTTI PARTE DEL PAESAGGIO DI RICORDI E SENSAZIONI CHE AMO CONTEMPLARE E CHE MI RENDE UN PO’ PIÙ CONFORTEVOLE LA VITA.
COME GUARDARE LE VECCHIE FOTO.

lunedì 9 gennaio 2012

L’ORATORE


VIA ARTURO VECCHINI
1957 – 1927
AVVOCATO ED ORATORE

È una targa all’inizio di una via della mia città, dalla quale si evince che, ancora nel XX° secolo, esisteva la professione di “oratore”, che invece io credevo relegata all’antichità classica, con i fulgidi esempi di Demostene e Cicerone.

Però, seriamente: in cosa consiste la professione di oratore? Non l’avvocato, altrimenti la targa non avrebbe riportato entrambe le diciture.
Suppongo che, oggi come oggi, coincida con quella del Tuttologo: cioè di quella persona che, non essendo esperta di alcunché, viene chiamata in tv a dare il suo parere su tutto; egli riesce a mascherare la propria incompetenza, anzi spesso risulta più convincente degli “esperti” che ti spiegano con aria ispirata che il rimedio contro la calura estiva consiste nel rimanere al fresco e “bere molta acqua”.
Oppure del Conferenziere: cioè un ex-presidente (preferibilmente USA, ma va forte anche l’italiano Prodi) che viene pagato profumatamente(*) per tenere conferenze in giro per il mondo.
Esiste poi l’oratore-lampo: cioè il politico che, vedendo delle servizievoli telecamere con altrettanto servizievoli intervistatori, fa finta di camminare per i fatti suoi conversando con alcuni accompagnatori: in realtà si prepara sorridente all’incontro con il suddetto video-intervistatore, che puntualmente lo aggancerà e richiederà un illuminato parere sulle tasse, sulla manovra, sullo sciopero, sul bipolarismo, sul “conflitto sociale”, sul bunga-bunga o su dove abbia passato le vacanze. Parere che egli fornirà con generosità, per la gioia di tutti noi.



 (*)È noto che la paga non emette cattivi odori, in quanto “pecunia non olet”; quando è elevata inizia addirittura a profumare.

martedì 3 gennaio 2012

UN AMICO DISTRATTO

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Avevo, qualche anno fà, un amico molto distratto. S’immagini che una sera andò a dormire allo scuro. S’era appena steso sotto le coltri, che trasalì: nel suo letto c’era qualcuno! Impressionato, s’alza, accende la luce, guarda. Nessuno.
 

Torna a letto, ma ecco che di nuovo trasale: quell’uomo è ancora là. Un uomo robusto, alto, muscoloso. Ne sente perfettamente il corpo, le gambe, le braccia, il capo. Lo sente muoversi e respirare.
 

“Eppure” mormora “c’è qualcuno”.
 

Ma questa volta non si alza. Chiama invece il domestico e gli dice con voce soffocata, ma senza perdere la sua calma abituale:
 

“Ottone”
 

“Signore”
 

“Nel mio letto c’è qualcuno”
 

“Sissignore”
 

“Guardate, dunque. Chi è?”
 

“È il signore”.
 

Perfettamente. Era il mio amico che, distratto come sempre, non s’accorgeva d’essere lui l’uomo nel letto.
 

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(A. Campanile – “Ma che cosa è quest’amore”)

 
 

Osservo di sfuggita: lui è distrattissimo, ma il domestico è un folle. Che casa divertente.
 
 

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