venerdì 2 novembre 2012

GUARDANDO LA TV




Ho notato che, quando uno vuole rimproverare oppure detesta qualcun altro (che per comodità chiamerò “Tizio”), esordisce sempre sostenendo di stimare molto, o addirittura moltissimo, Tizio stesso.
Così, se uno inizia dicendo “Il signor Tizio, che stimo moltissimo…” state pur certi che proseguirà dicendo che Tizio ha detto, o fatto, o scritto, una cazzata, una cosa ridicola, una inesattezza, una oscenità, etc... Oppure che Tizio è definitivamente rincoglionito.
I più onesti aggiungono un “peraltro”, avverbio preparatorio alla stroncatura successiva: “Tizio, che peraltro stimo molto, etc…”).
Ormai è talmente una consuetudine, che appena sento dire da qualcuno che egli stima molto, o moltissimo, qualcun altro, capisco subito che l’oggetto di tanta stima è in realtà ritenuto un minus habens.
Perciò, anch’io, quando voglio insultare qualcuno, gli dico “Sai, io ti stimo moltissimo”.

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Al termine di uno spot televisivo della passata di pomodoro Mutti (“Mai vista una passata così”), compare anche l’inconfondibile “f” con la scritta “Seguici su facebook”.
Ecco, mi piacerebbe conoscere qualcuno che segue su facebook la passata di pomodoro Mutti; dev’essere una persona interessante.

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