Tutti sanno che la tv dice sempre cose vere ("L'ha detto la tv") e perciò ascolto assiduamente i tg, e anche i giornali radio, per informarmi su cosa si deve fare per superare la crisi economica-sociale che stiamo attraversando. Infatti, in tv e alla radio si dà conto dei pareri espressi dai più autorevoli addetti ai lavori, che si tratti di ministri, leaders politici e istituzionali, grandi industriali, banchieri, professori, professori/politici, giornalisti. Italiani e stranieri.
Orbene, sono riuscito a capire alcune cose, su cosa bisogna fare per superare la crisi.
1) Bisogna "favorire la crescita";
2) Per favorire la suddetta crescita, bisogna lavorare tutti insieme: nessuno si senta esentato (lo ha detto ieri Giorgio Squinzi).
3) Non bisogna assolutamente adottare provvedimenti di corto respiro, bensì solo quelli di lungo respiro (sempre Giorgio Squinzi)
4) Bisogna fare le Riforme: questo lo dicono tutti, unanimemente.
5) Alcuni stranieri -con la consueta chiarezza e rigore nordeuropeo- specificano meglio (in effetti, "fare le Riforme" è una esortazione un pò generica), avvertendo che le Riforme devono essere "strutturali". Dicono proprio così: "Bisogna fare le Riforme Strutturali". Finalmente un pò di chiarezza, anche se io non ho capito due cose: qual'è (o quali sono) l'oggetto (o gli oggetti) di tali riforme e in quale modo esso (essi) vada (vadano) riformato (i). Ma queste sono quisquilie.
Questi pochi punti sono ripetuti ogni giorno, con tale insistenza, che ormai siamo tutti convinti che rappresentino la ricetta infallibile per uscire dalla crisi ed assicurare prosperità e benessere a noi e alle generazioni future.
Ora, io mi chiedo, che aspetta il Governo ad emanare un Decreto Legge ad effetto immediato che renda operativi ed obbligatori i punti di cui sopra? Esso dovrebbe recitare testualmente:
Decreto Legislativo n. tot del & giugno 2013:
Provvedimenti urgenti per fronteggiate vittoriosamente la crisi
Il Presidente del Consiglio dei Ministri
Vista la attuale situazione di crisi;
Considerato che è necessario ed urgente adottare misure atte a fronteggiare la crisi e garantire crescita, pace, prosperità e benessere,
DECRETA
Art. 1 (Universalità ed obbligatorietà)
Tutti i cittadini sono obbligati ad adottare i provvedimenti e a fare quanto specificato agli articoli successivi; nessuno si senta esentato.
Art. 2 (Commissione per la Crescita)
La Crescita è l'obiettivo fondamentale da raggiungere. Allo scopo, con apposito Decreto il Governo procederà alla nomina di una Commissione per la Crescita (CpC), composta di un Presidente, un Vicepresidente e 15 membri. Il compito della CdC sarà quello di misurare la Crescita ottenuta, redigendo appositi rapporti trimestrali. Con il medesimo decreto, verranno stabiliti i trattamenti economici per i componenti l'Alto Consesso.
Art. 3 (Respiro)
A partire dalla data d'entrata in vigore, sarà obbligatorio adottare esclusivamente provvedimenti di lungo respiro, essendo severamente vietato adottarne di corto respiro. Chiunque adotti provvedimenti di corto respiro sarà sanzionato con una ammenda da 50 a 500 euro.
Art. 4 (Commissione per il Respiro)
Con apposito Decreto il Governo
procederà alla nomina di una Commissione per il Respiro dei Provvedimenti (CpRP), composta
di un Presidente, un Vicepresidente e 15 membri. Il compito della CpRP
sarà quello di valutare il respiro dei provvedimenti adottati dai cittadini, segnalando mensilmente le infrazioni. Con il medesimo decreto, verranno stabiliti i trattamenti economici per i componenti l'Alto Consesso.
Art. 5 (Riforme)
E' fatto obbligo di fare le Riforme. Esse saranno, di regola, Strutturali. E' altresì ammesso il ricorso a riforme non strutturali, previa apposita relazione asseverata che dimostri l'impossibilità che la riforma sia strutturale (e sarà allora una riforma purchessìa). Chiunque presenti una riforma non strutturale priva della relazione asseverata, sarà punito con ammenda dai 50 ai 500 euro.
Art. 6 (Commissione per le Riforme)
Con
apposito Decreto il Governo
procederà alla nomina di una Commissione per le Riforme (CpR), composta
di un Presidente, un Vicepresidente e 15 membri. Il compito della CpR
sarà quello di controllare che le riforme adottate siano strutturali e, qualora non lo siano, che siano accompgnate dalla Relazione asseverata. Con il medesimo decreto, verranno stabiliti i trattamenti economici per i componenti l'Alto Consesso.
Firmato etc...
Ecco qua, sono orgoglioso di aver fornito il mio concreto contributo alla risoluzione della crisi.